La rosa canina
Sarà molto facile riconoscerla: appena salirete sopra i 500 metri di altitudine, dal mese di ottobre in poi, ai margini dei sentieri vedrete delle fronde lunghe ed arcuate, con delle bacche ovoidali di colore rosso.
La rosa canina ha dei rami molto spinosi, quindi fate attenzione a non impigliarvi.
I frutti (cinorrodi) della rosa selvatica sono molto versatili e li possiamo usare:
- Freschi tali e quali
- Cotti per confetture e mostarde
- Essiccati per tisane
- Essiccati (ed eventualmente polverizzati) in cucina
E’ molto importante togliere i semi urticanti che la bacca contiene: bisogna avere pazienza e tagliarle a metà, svuotarle e sciacquarle bene.
Per essiccarle stendetele sopra ad un sacchetto di carta in un posto caldo (sopra ai mobili della cucina, per esempio).
E’ vero che è faticoso sia raccoglierla che curarla, ma ne vale la pena: ha valide proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti ed antiossidanti, perché molto ricca di vitamine C e flavonoidi, benefici ed utili anche per uso esterno, per la cura della pelle in particolar modo del viso.
Noi la raccogliamo nelle rive soleggiate dell’altopiano di Asiago ed ecco dove la usiamo nei cosmetici Wildfower per il viso
Carezza https://www.wildflower.it/prodotto/carezza/
Latte di rosa https://www.wildflower.it/prodotto/latte-di-rosa/
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